Classificazione difficoltà escursionistiche

In seguito all’aggiornamento n. 22 del 2021, a completamento e precisazione di quanto segue bisogna fare riferimento al documento inserito al seguente collegamento:

Classificazione difficoltà escursionistiche 2022

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Le difficoltà dell’impegno richiesto dagli itinerari escursionistici sono rappresentate da quattro sigle secondo la scala CAI.
Questa classificazione definisce chiaramente il limite tra difficoltà escursionistiche e alpinistiche, ed è utile per distinguere lo specifico impegno richiesto da un itinerario.

T = “percorso Turistico”
Itinerari su stradine, mulattiere o larghi sentieri, con percorsi non lunghi, ben evidenti che non pongono incertezze o problemi di orientamento. Richiedono una sufficiente conoscenza dell’ambiente montano e una preparazione fisica alla camminata.

E = “percorso Escursionistico”
Itinerari che si svolgono su terreni di ogni genere, quali pascoli,  pietraie, detriti, bosco, anche ripidi e con la traccia più o meno evidente ma sempre con segnalazioni adeguate. I tratti che presentano difficoltà tecniche, quali esposizione o passaggi su roccia, sono limitati e in genere protetti o assicurati ed eventualmente facilitati dalla presenza di attrezzature che non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico.
Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua senza pericoli.
Richiedono un certo senso d’orientamento, adeguata conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.

EE = “percorso per Escursionisti Esperti”
Itinerari generalmente segnalati ma che richiedono capacità di muoversi su terreni impegnativi. Sentieri o tracce su terreni impervi e infidi (pendii ripidi, scivolosi
di erba, misti di rocce ed erba, roccia, detriti). Terreni vari, a quote relativamente elevate (pietraie, brevi nevai non ripidi, pendii aperti senza punti di riferimento, ecc.). Tratti rocciosi con lievi difficoltà tecniche. Sono compresi percorsi attrezzati e vie ferrate fra quelle di minor impegno ma per le quali è necessario l’uso dei dispositivi di autoassicurazione. Restano esclusi i percorsi su ghiacciai, anche se pianeggianti e all’apparenza senza crepacci.
Necessitano di esperienza di montagna in generale e buona conoscenza dell’ambiente alpino; passo sicuro, assenza di vertigini e una certa attitudine all’esposizione; equipaggiamento, attrezzatura e preparazione fisica devono essere adeguati.

EEA = “percorso per Escursionisti Esperti Attrezzato”
Si tratta di percorsi attrezzati o vie ferrate. Si usa questa sigla al fine di avvertire l’escursionista che l’itinerario richiede l’uso dei dispositivi di autoassicurazione (imbrago moschettoni, dissipatore, caschetto, ecc.).
Al riguardo si veda la “NOTE IMPORTANTI SULL’ATTREZZATURA

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